Il carnevale arriva ogni anno per bambini, adolescenti e adulti. Non risparmia nessuno, anche se con l’aumentare dell’età, le esibizioni in maschera tendono a non andare più in saldo. Crescendo l’abito completo, come anche una semplice mascherina o parrucca in qualche modo ci costano qualcosina di troppo, o quanto meno richiedono un acquisto motivato e giustificabile.
Se proprio si deve, si passa a qualcosa di sobrio, ma al tempo stesso scherzoso, egocentrico ma piccolino piccolino. Mi riferisco ai cappellini di carta con l’elastichetto, alle trombette scherzose, agli occhialoni di plastica grandi grandi che teniamo in tasca fino a quando non siamo costretti a metterli all’ingresso del locale; alla parrucca rigorosamente riccia con i colori dell’arcobaleno; o al classico cerchietto con le orecchie che dovrebbero ricordarci un gatto, un coniglio o “qualcosa che faccia carnevale”. Un trucco un po’ eccentrico con dei baffetti se proprio vogliamo strafare, e via:
e’ carnevale ragazzi!
Ma non tutti la pensano così. C’è anche chi vuole divertirsi per una sera e decide di mettersi qualcosa addosso di strano per davvero: mettersi in maschera per carnevale. Una serata di coriandoli, frittelle e colori.
Il carnevale rappresenta proprio questo: è un momento dove si dà spazio alle stravaganze, ai desideri repressi, alle trasgressioni delle regole e dei costumi della società nella vita di tutti i giorni.
I costumi delle donne e ragazze si possono comprare nei negozi, online, o semplicemente si fa come si può con le proprie cose dell’armadio. Ci sono una serie di vestiti sexy accettati e particolarmente gettonati:
la infermiera sexy,
la poliziotta con la pistola,
la donna pirata con il canocchiale o una sciaboletta,
la militare con un cappello pieno di medaglie,
la gattina,
la topolina,
e cappuccetto rosso.
Poi c’è sempre chi non ha effettivamente un’idea chiara di quello che vorrebbe portare e quindi opta per qualcosa di semplice e si mette la minigonna che sembra una cintura senza gonna e una maglia a V scollata che fa capire agli amanti delle lettere dell’alfabeto l’importanza delle VOCALI tipo “ah, oh, uh, ammazza!”. A carnevale si può fare. A carnevale ogni scherzo vale!
Il versante opposto sempre molto gettonato è abitato da spiriti incantati:
la principessa,
la regina,
la contadinella,
la fata e tutte quelle figure dai vestiti lunghi e pomposi e regali dove si fanno i primi tentativi per l’abito da sposa. Dolcezza e provocazione si mascherano e si esibiscono per una sera.
Poi ci sono i costumi per gli uomini che sono davvero simpatici. E’ come se per una volta all’anno gli uomini possano concedersi una giornata di relax dai soliti cliché di uomo serio con la cravatta, super macho, capitano al comando che esige rispetto e considerazione. Si vedono alle feste molti uomini vestiti da donne, da bambine con il ciuccio, da suore, da zingare con le carte. Sono di solito i più buffoni del gruppo e le risate sono sempre circondate da foto e battute.
Altri preferiscono i costumi che li investono di poteri sovrannaturali come quelli dei super eroi,
Superman,
l’ uomo ragno,
Zorro,
Dracula.
Poi ci sono gli indiani con gli archi, i pistoleri, i cowboy.
E’ un modo di essere per un giorno.
Poi ci sono i gay, le lesbiche e i trans che lottano tutti i giorni per queste pagliacciate. Per una vita che vale.
Vieni al Pride!