VOI VI CHIEDERETE: Una prigione e quindi? Di che si tratta?
E’ il tabù della Romania: una prigione che rieducava l’anima dei detenuti. Si firmava sulla morte dei propri cari per poi vederli entrare in prigione, si mangiava merda degli altri detenuti. Sono state commesse brutalità inaudite durante il comunismo in questa prigione, ma poco si sa di questo periodo. Perché tutto questo silenzio?
Ma dove c’è un tabù c’è anche THE PITESTIAN.
A Pitesti molti sanno del monumento e del muro che parla della prigione come una delle peggiori atrocità dell’era moderna…
FOTO MONUMENTO nel centro della città:
Passeggiando per strada assieme a cani randagi e gente bellissima si può leggere anche una poesia sul “fenomeno Pitesti”, sulla prigione di Pitesti:
NOI NON ABBIAMO AVUTO LA GIOVINEZZA.
Ecco una traduzione fatta da una donna rumena in inglese
Ma la prigione? Dove si trova la prigione?
Molti non lo sanno. “E’ solo una prigione”.
Cioè?
THE PITESTIAN non ci poteva credere.
“Non lo volete dire a THE PITESTIAN che ha un accento un po’ troppo THE VENETIAN forse, eh?”
E comunque non vi si può accedere dicono.
E perché non vi si può accedere?
Non c’è nulla… si vede al massimo da fuori, se la trovate
“I turisti non hanno mai chiesto queste cose”.
Dopo aver adoperato tutte le possibili strategie intellettive, cognitive, gestuali e linguistiche di cui dispone THE PITESTIAN ecco a voi LA PRIGIONE DI PITESTI!!
La prigione di Pitesti non è aperta al pubblico. Tra due anni ci costruiranno un museo dicono.
Ma come è possibile che THE PITESTIAN abbia fatto queste foto? Come ci si entra?
Tutto è possibile assieme a THE PITESTIAN