THE VENETIAN E L’UMORISMO A COLAZIONE
THE VENETIAN: Ciao bello mio, ecco qua caffè e zucchero.
UMORISMO: Grazie. Tu non prendi niente?
THE VENETIAN: Già fatto. Ammazza ma che problema hai?
UMORISMO: Mm beh?
THE VENETIAN: Ma che è tutto questo tremolio di mani? Sei emozionato? Sono io che ti faccio questi effetti?
UMORISMO: Mm Egocentrismo portami via
THE VENETIAN: Ma cosa c’hai umo! Dai, non è normale!
UMORISMO: E’ un elemento fisiologico, psicologico, neurologico, una tecnica narrativa. E’ una malattia per alcuni. E’ un senso. Non lo chiamate così voi esseri umani: “il senso dell’umorismo“????
THE VENETIAN: ??? Ma farsi vedere? Ecco che ne so…da un medico? Occhio alla tazzina, occhio! ehehe
UMORISMO: Non mi cade nulla tranquilla. Sono solo recettivo alle vibrazioni della vita. E’ un po’ una sfiga va detto, ma alla fine mi ci sono abituato.
THE VENETIAN: Eh ho capito Umo, ma non mi sembra una cosa molto utile se posso dire… Come minimo ci sarà gente che ti avrà deriso per questo.
UMORISMO: Ma è bene così. Io odio far ridere da solo. Se c’è qualcun altro che ha questa missione ancora meglio. Se posso offrire stimoli ben venga. Certo a volte qualcuno l’ha fatto con cattivo gusto. Ma è parte del mestiere: ci si prova a far ridere e riflettere, ma non sempre riesce.
Ma perché qualcuno ti ha sparlato di me?E chi sarebbe stato? Il non senso? I paradossi? Le leggi di Grice? La Signora Morale? Il silenzio del respiro poetico? Dimmi chi…
THE VENETIAN: Zero meno che te lo dico Umo. Ma quando ti viene sto tremolio?
UMORISMO: Ma non è che mi viene. Io non faccio proprio nulla. E’ naturale per me. Sono le regole, le convenzioni del linguaggio che a volte si aggrappano alle mie dita con forza come dei bimbi arrabbiati alle gambe del padre. Urlano e si agitano. E io che vuoi che faccia? Li lascio fare, ma è normale che l’equilibrio manchi un po’ a volte. Povere le mie dita.
THE VENETIAN: Ma sono solo le dita o hai anche qualche altra cosa che ti trema? Se posso chiedere…
UMORISMO: Boh. No non credo: ho questa cosa più i cinque sensi. NO! mi sembra che sono a posto per il resto
W. F. Fry, Una dolce follia. “Ci troviamo davanti alla tremolante oscillazione senza fine dei paradossi e di “reale-irreale”. L’umorismo diventa una vasta struttura a maglie di anelli ricorsivi di realtà-fantasia, finito-infinito, presenza-vuoto”