Era tempo di cadere.
“Segui le altre foglie giovani” mi mostrasti dolcemente.
Non volli sentire e rimasi lì, facendomi rossa viva e sempre più debole. Il vento freddo allora soffiò infuriato strappandomi via dai tuoi rami belli. Non gli dicesti nulla mentre mi guardavi cadere sempre più in basso.
Ora sono qua, in un suolo che non è il mio. Spero di sprofondare presto per incontrare le tue radici.