L’estate sta arrivando. Il sole è alle porte e chi potrà e vorrà andrà a prendere un po’ di sole al marà.
Le vacanze in spiaggia in giro per il mondo diventano il tema centrale per qualche mese. Foto di onde, acqua limpida, culi perizomati e drink con le palme invadono la pagina Facebook di tutti.
“Tira in dentro la pancia”,
“Aspetta che son messa male”
“Dio come scotta la sabbia”
“Passami gli occhiali”
e via con le foto di gruppo della vacanza più figa di sempre. “Siamo stati proprio fortunati a trovare una giornata così bella “.
Brasile, crema, figa, pareo, code in macchina, mappa, drink sono di solito tra le parole più digitate su Google.
Poi ci sono anche discorsi un po’ più impegnativi cioè quelli della dieta che non parte mai, della cellulite, il costume e soprattutto i segni del costume. Parlare di abbronzatura è inevitabile:
“Ma tu ti metti mai in topless?”
“Io mi vergogno”
“Io sono stato in una spiaggia di nudisti”
“Ma a voi se vi si rizza l’uccello come fate in questi casi?”
“Coprimi con l’asciugamano un attimo per favore”
“E il bagno di notte?”
Sian tutti più belli quando abbiamo un po’ di tintarella e se abbiamo i Ray-ban siamo proprio fighi. Poi c’è sempre un tipo vicino a noi con l’asciugamano che è super scuro “e non è possibile, ma come fa?” e anche uno super bianchissimo capace di illuminare anche il sole.
E poi c’è il momento della passeggiata lungo mare per sentire com’è l’acqua. Gelatino?
Arriva anche la fase del “ma tu cosa leggi in spiaggia?” e quella del “io in vacanza non voglio stress ,andate pure voi” .
E poi ci sono quelli che si fanno le lampade già ad Aprile o due mesi prima di andare in spiaggia solo per non sembrare troppo bianchi in costume. Io quelli non li ho mai capiti. E’ come se prima di andare andare a votare ti andassi a comprare una matita: non serve a un cazzo, la trovi là.