Un giorno una pecora disse ad un’altra pecora dentro al recinto: “Perché non ci allontaniamo da qua? Andiamo via.”
“Ma che sei matta?” Disse l’altra. “Non possiamo perché noi siamo un gregge oramai”.
L’altra incalzò “Io voglio essere una pecora, mia cara amica, perché non vieni via con me? Faremo grandi cose”.
La sua amica con convinzione belò “No, non verrò. Io rimango qui con il gregge.Qui siamo utili, con la nostra lana faranno molte cose. Là fuori invece sarai solo una divertente rincorsa per quei cani malvagi.”
A quelle parole la pecora coraggiosa le rispose “Ma ti sbagli! La tua è solo ignoranza. Sono sicura che troveremo un compromesso e mi lasceranno andare. Son una sola infondo, due al massimo se tu verrai con me. Il gregge rimarrà comunque compatto”.
L’altra pecora innervosita da quei discorsi andò a brucare l’erba assieme alle altre sue compagne.
Con l’imbrunire, quando i cani si misero a riposare, la pecora coraggiosa si avvicinò al cancello e in quattro e quattr’ otto si ritrovò libera, al di là del recinto. Ancora tutta frastornata da quello che era riuscita a fare salutò il gregge con affetto e stima.Le pecore la guardavano con stupore e sconcerto, augurandole il meglio e lanciandole ciuffi d’erba fuori dallo steccato mentre si avvicinava ai cani assonnati.
Appena cominciò a belare i cani la uccisero a morsi.
MORALE:
Le pecore nere non trattano con i cani.