Un giorno un gruppo di vespe decise di iscriversi ad un corso di danza del ventre in palestra.
L’insegnante, un’ape bottinatrice, spiegava loro tutte le tecniche di movimento e ritmo con il bacino.
Dopo sei mesi di corso, una vespa del gruppo si confidò in spogliatoio:
“Ragazze io forse mi sono innamorata dell’insegnante. Oh non so cosa dirvi. Così è”.
Le vespe la guardarono sorpresa: “Ma davvero? Ti piacciono le api? E cosa pensi di fare adesso?” le chiese una delle sue amiche vespe.
“Non lo so. Pensavo di prendere un po’ di polline e nettare così gliene regalo un po’? Cosa dite?” Rispose lei con titubanza.
“Ma no!” esclamò una. “Al massimo portiamole un po’ di carne che troviamo sta sera in giro”.
Lei un po’ rattristata disse apertamente: “Dai, ma che dici! Lei non mangia carne di sicuro. Non la vedete come è bella e sexy. Aiutatemi a prendere un po’ di polline per favore”.
Le vespe accettarono.
Il giorno dopo la vespa assieme a tutto il gruppo di amiche provò così a prendere del polline. senza esito. Lo afferrava con una zampetta, ma lo faceva cadere con l’altra. Dopo qualche ora si rassegnò nell’impresa.
Alla sera in palestra le vespe si presentarono ad ali vuote già affaticate e stanche mentre la vespa era invece tutta euforica ed energica.
Perché non glielo dici e basta?” Le sussurrò la sua amica con cui stava facendo l’esercizio di danza insieme.
“E come?” chiese lei speranzosa.
“Danzando come fa lei!” incitò l’altra.
La vespa presa di buon animo cominciò a eseguire gli esercizi meglio che poteva, cercando di attirare l’attenzione dell’ape.
Poco dopo l’insegnante le si avvicinò dicendo:
“Va bene, va bene così. Brava. Mm profumi di nettare questa sera”
E lei le rispose “E’ sudorazione naturale”.
E da quel giorno prima di andare a fare danza faceva anche esercizi di polline.