MA Io, sì sì tutto bene, sì ciao!
MA IO, sì scusate ciao tutto bene voi? Ok bene sì anch’ io, ciao a tutti, MA IO, scusate, MA IO VORREI CAPIRE gente cosa stian facendo.
Sì cosa stian facendo qua in Italia? Io ve lo chiedo non per curiosità ma proprio perché non c’ho niente da fare. Davvero.
Ma avete notato come parliamo tra di noi ultimamente? Ormai tra famiglie ci si parla come se stessimo giocando a scambiarci le figurine delle elementari:
” Eh come state voi? Eh mm è drammatica qua la storia, io c’ho un figlio disoccupato, e un’ altro più giovane che sta cercando.”
“Eh sì io ho un pensionato invalido e un giovane. Tu cosa c’hai?” “eh anche loro c’hanno un giovanotto disoccupato.”
“E che nervi sti politici che c’hanno tutto“
E’ così ormai: esistono i giovani, i non giovani, i disoccupati, i politici e lo spread. Sono categorie comprese da tutti, più o meno, ma che a pensarci bene hanno un significato così slabbrato che anche un perizoma di inverno è più utile.
Ma chi sono questi giovani in Italia? Qualcuno ce lo spiega?
Sono quelli dai 14 ai 24 anni che hanno un MAXI sconto su tutti i musei chiusi il sabato e la domenica?
O sono quelli dai 26 ai 40 anni ma che siccome sono senza lavoro stanno ancora a casa con i genitori?
I non giovani sono quelli che NON vorrebbero esserlo ma lo sono? O son quelli che hanno ottanta anni e che per il compleanno si mangiano più candeline che un pezzo di torta?
I disoccupati sono quelli che non hanno MAI lavorato perché hanno studiato una stronzata all’università e hanno scelto male “e dovevi fare economia” o sono i 50enni con una famiglia a carico e una licenza media in cassa integrazione ancora per poco?
I politici sono quelli che sono in rete, quelli che sono alle Europee o in Comune sotto casa? Stessa cosa no? Tanga autunnale. Lo scandalo Mose e quello del prefetto di Perugia che dice che “se si ha un figlio drogato le mamme sono delle fallite e dovrebbero suicidarsi”…stessa cosa più o meno in questa era dell’informazione orizzontale? Vai con la mutandona.
Oggi ad un convegno mi sono illuminata di immenso. Sì perché non è solo una questione DELLACRISI, dello spread gente, è un atteggiamento culturale oramai, come il prezzemolo tra i denti. Possiamo anche continuare a sorridere, ma non sarà piacevole a lungo andare se non ci diamo una controllatina tra i denti. E’ una mentalità.
Oggi insomma vi dicevo mi sono illuminata ad un convegno.
Nel momento del dibattito un NON GIOVANE ha alzato subito le mani per intervenire e con il microfono consegnatogli al volo ha detto con rispettoso paternalismo “Ah, ma aspetto, prima facciAMO parlare I GIOVANI”.
?
Eccoci qua! Un ciuffo di erba cipollina tra i denti direi. Non c’è versi in Italia. La figurina della responsabilità è davvero una carta difficile da gestire, da far passar di mano, da scambiare e da condividere.
Ma insomma voi cosa siete? Che figurine avete?
Io non lo capisco perché ho quelle con le doppie immagini avete presente? Che le muovi un po’ e ti compare l’altra figura. Ancora non saprei. Forse dobbiamo solo aspettare che un NON GIOVANE venga a dircelo per sbirciare un po’ dalle sue belle figurine. Eh sì solo sbirciare perché lo sappiamo che certe figurine loro proprio non le scambiano più, al massimo ci danno un doppione.