Cara dolce Cara,
non è facile lasciare alle spalle quello che era poco prima il nostro appoggio, il fianco sicuro, il bastone accanto ad una vecchia sedia.
Ora prendi il volo, ascolta il rumore delle ali in movimento senza timore. Non curarti dello sforzo fisico e vai puntando verso l’alto.
Parla di te, fai del tuo corpo il bersaglio del sole, giovane aquila.
Non lasciare che il dolore faccia tremare le tue insicurezze. lascia che tremino e vai avanti.
Vola e io ti guarderò ridendo dell’orizzonte e delle sue leggi prevedibili tanto amate e attese dagli amanti al tramonto. Vola in alto e piangi. Piangi senza compiacerti.
Ignora le grida maldrestre dei galli che invidiosi del tuo volo ti richiamano a loro. La loro notorietà tra i volatili è altra cosa dalla tua solitaria dolcezza. Vola e dimentica i loro richiami perché la tua natura è nel cielo.